Gli studi sul rapporto tra genitori e bambini hanno per lungo tempo riguardato solo il binomio mamma-bambino, in virtù del tempo che esse dedicano alla cura del neonato e dell'esperienza fisica di cambiamento del corpo che vivono in prima persona durante la gravidanza. In realtà negli ultimi 20 anni l'attenzione si è estesa anche al ruolo del padre nello sviluppo del bambino. Non partecipi del cambiamento fisico, ad essi è spesso riservato - dalla cultura, dalla tradizione, dalle istituzioni e dalle prassi - un ruolo di secondo piano nell'accudimento dei figli. 
La procrastinazione è l'atto di rimandare o posticipare intenzionalmente un'attività o un compito che dovrebbe essere completato, sostituendolo con attività meno importanti o piacevoli. In altre parole, è il comportamento di ritardare l'inizio o il completamento di qualcosa che richiede impegno o sforzo, spesso a causa di una mancanza di motivazione, di un senso di ansia nei confronti del compito o semplicemente perché ci si sente più attratti da attività più immediate o piacevoli.
Come l’elearning ha rivoluzionato il mondo dell’apprendimento, introducendo le "macchine" macchine nella formazione, così l’intelligenza artificiale ci sta preparando al prossimo livello. Così prossimo, che ci siamo già dentro, e a volte, senza neanche rendercene conto, stiamo già interagendo con tante intelligenze più o meno virtuali, e lo facciamo quotidianamente. D’altronde, si può fermare il mondo, ma non l’evoluzione tecnologica che sta già potenziando l'AI per andare verso l'OI (organoid intelligence). Cosa significa questo nel mondo del digital learning?
Il concetto di agile sta diventando sempre più popolare in ambito aziendale: la forte instabilità che ha caratterizzato molti settori di mercato negli ultimi anni ha reso necessaria la capacità di affrontare i cambiamenti in maniera rapida e vincente. Un’azienda agile è in grado di organizzare i propri processi interni e i rapporti con gli stakeholder in maniera tale da rispondere rapidamente ai cambiamenti del mercato, e alle conseguenti sfide che questo propone, come la nascita di nuove richieste da parte dei clienti, la necessità di introdurre nuove skill o di imparare a utilizzare nuovi software, tool e sistemi gestionali.
Lo sapete che la consuetudine delle ferie d’agosto risale ai tempi dell’antica Roma, quando l’imperatore Ottaviano Augusto stabilì che l’intero mese a lui intitolato fosse dedicato al riposo e alle festività dedicate al raccolto? La consuetudine è rimasta inalterata a lungo, possiamo dire fino al giorno d'oggi se si pensa ai grandi gruppi industriali per i quali agosto rimane il periodo privilegiato di inattività. L’abitudine di concentrare la maggior parte delle ferie ad agosto è un fenomeno decisamente tutto Italiano, e anche se ci stiamo riallineando agli standard degli altri Paesi, in effetti molti di noi in questi giorni stanno lasciando l'ufficio, i negozi, gli stabilimenti, i laboratori, per rientrarvi a inizio settembre. 
Caldo, stelle cadenti e mood vacanziero. Figli a casa da scuola, amici e parenti che vanno e vengono, viaggi, jetleg e giornate che sono gimcane tra gli appuntamenti di lavoro e gli eventi mondani. Concerti, cene, aperitivi, visite culturali, tuffi e vette da scalare. L'estate italiana ci piace così, movimentata e flessibile. Ma per chi continua a lavorare, come è possibile conciliare i mesi estivi con la necessità di mantenere alta la concentrazione?

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