Disintossicarsi con il digital detox

Detox: quando?

Il rientro dalle vacanze è sempre impegnativo: dopo tanto relax, riprendere il ritmo non è certo facile. E se non abbiamo approfittato delle vacanze per riposare, oltre al corpo, anche la mente, è questo un buon momento per prendersi una bella pausa, se non dal computer di lavoro, almeno dallo smartphone ed i social. Ecco perché autoimporsi un periodo di digital detox, in cui volontariamente smettere o limitare l’utilizzo dei media digitali per riposare gli occhi, il corpo e soprattutto la mente.  

Detox: perchè?

Per capire l’importanza del detox, basta pensare a quanto tempo utilizziamo il nostro smartphone (basta installare una app che monitori il tempo di permanenza). E anche se non lo utilizziamo, restiamo sempre mentalmente connessi ad aspettare nuovi messaggi e a controllare le notifiche.  

L’agenzia americana Dscount ha monitorato il comportamento di 94 utenti con diverse caratteristiche demografiche per scoprire che in media In media prendiamo in mano il nostro smartphone ben 2.617 volte al giorno, pari a 145 minuti del nostro tempo quotidiano, mentre Le attività vere e proprie, come scrivere messaggi o navigare nei social, ci impegnano per circa altre 2.42 ore per l’utente medio e 3.75 ore per l’utente “heavy”. 

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Perché diventiamo dipendenti dai social? La risposta viene dalla chimica: ricevere messaggi spinge il cervello a produrre dopamina e serotonina, che ci appagano, mentre il non ricevere messaggi o il non essere aggiornati su ciò che sta accadendo nei social ci manda in stress, alzando il cortisolo e alimentando l’ansia. Quante volte siamo andati a vedere se una data persona aveva letto o meno il nostro messaggio?  

Gli effetti negativi dell’eccessiva immersione nel mondo virtuale si vedono sia nel breve periodo (quando ad esempio la produttività cola a picco perché siamo continuamente distratti) sia nell’utilizzo a lungo termine, che può portare a disturbi agli occhi, emicranie, o addirittura ad un’alterazione del ciclo sonno-veglia causata dalla luce blu degli schermi degli smartphone che altera il rilascio fisiologico della melotonina.  

Detox: cosa? 

Ecco allora che diventa necessaria una bella disintossicazione periodica. Come ci occupiamo del nostro intestino con dei periodi di dieta depurativa, lo stesso dobbiamo fare con i nostri occhi, arti e cervello.  

Il più famoso promotore del digital detox è Levi Felix, che ha creato anche una fondazione apposita in collaborazione con diversi enti di ricerca contro il cancro al cervello (https://www.digitaldetox.com/levi-felix-foundation).  

Il metodo migliore per approcciare un detox è molto individuale e dipende dal grado di dipendenza del singolo soggetto. Chi usa poco lo smartphne ed essenzialmente solo per lavoro, può trarre enorme beneficio dal lasciare a casa il dispositivo prima di partire per la vacanza, magari in uno dei recenti digital detox hotel, eremi più o meno di lusso, nascosti nella natura e lontani dalle influenze elettromagnetiche. Invece, per chi è abituato ad un utilizzo intensivo, una settimana di stop totale può rivelarsi un’ulteriore fonte di stress e può sortire effetti contrari: meglio un approccio più graduale con una riduzione progressiva del tempo di permanenza, ad esempio provando ad abbassarlo di un 10-20% al giorno impostando un blocco a tempo o installando una app apposita che monitora le nostre attività e ci ricorda di staccarci dopo troppi minuti passati davanti allo schermo, programmando delle pause ogni tot minuti, o che ci consiglia di disattivare le notifiche. Alcune aziende infine programmano ciclicamente dei periodi di detox per i loro dipendenti, dopo aver verificato che in questo modo aumentano la produttività.  

Dopo aver stabilito il tempo in cui si vuole ‘staccare’ dall’online, è meglio avvisare i nostri contatti più stretti che si starà assenti dai social, in modo da tranquillizzarli per le nostre future non risposte. Si può anche proporre ad altri contatti di fare assieme un detox di gruppo, e magari incontrarsi fisicamente nelle ore in cui si è offline per interagire assieme nel mondo “fisico”.  

DETOX: COME  

Nel tempo del detox infatti è molto importante programmare delle attività che ci piacciono (come passeggiare, leggere, nuotare, organizzare cene con gli amici, ecc.) in modo da riempire la nostra vita di nuove esperienze anziché sentire il vuoto della mancanza dei dispositivi elettronici. Occorre riuscire ad apprezzare la pausa come un momento rinvigorente e ringraziare se stessi per averlo fatto: solo potremmo dire veramente che il detox ha avuto successo.  

Una volta concluso il detox, meglio ritornare gradatamente all’uso dello smartphone, facendo finta che tutte le notifiche accumulate non esistano (o non siano importanti) e soprattutto cercando di non ritornare alle stesse abitudini di prima. La disintossicazione infatti permette di aver minor bisogno della ‘quantità’ di tempo online, e soprattutto di vivere le attività social con meno ansia e stress. In fondo è inutile arrabbiarsi tanto per qualcosa di così immateriale come un commento o una reazione. Impariamo ad alzare gli occhi (dallo schermo) e riconoscere la Natura come nostra Maestra. 

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