- Giovedì, 07 Marzo 2019 13:34
Una recente indagine del gruppo Unipol, evidenzia che il 46% degli italiani è preoccupato di ammalarsi in futuro, tuttavia sono una percentuale ridotta quelli che hanno stipulato un'assicurazione sanitaria o un piano pensionistico integrativo. Le motivazioni di questa tendenza sono diverse e complesse. Al di là degli aspetti sociologici, le compagnie si chiedono come aiutare i clienti a potenziare i sistemi di tutela.
Simulware ha cercato di dare una risposta a questa esigenza attraverso WillBe, simulatore previdenziale pensato per le reti di intermediazione assicurativa. L’obiettivo è quello di fornire uno strumento di simulazione in grado di supportare gli intermediari nell’analisi dei bisogni del nucleo familiare e quindi nell’identificazione delle soluzioni più adatte. Lo strumento vuole dare supporto a chi è impegnato nel duplice compito di far emergere un bisogno latente di copertura e di offrire un gamma di soluzioni sostenibili.
- Giovedì, 14 Settembre 2017 08:38
Nati in FVG. Parte la Ricerca per l'innovativo screening prenatale
NATI in FVG si pone come obiettivo il superamento degli attuali limiti in ambito di NIPT - Non Invasive Prenatal Testing - lungo tutto il processo dal prelievo del campione alla consulenza post-analisi. Il progetto, nell'ambito della Programmazione POR FESR 2014-2020 del Friuli Venezia Giulia, coinvolge attori specializzati nelle diverse competenze richieste.
AB Analitica, Plus, Università degli Studi di Trieste, IRCCS materno infantile Burlo Garofolo, TBS Group e Simulware sono i partner dell'ambizioso progetto di ricerca scientifica NATI in FVG - NIPT per Aneuploidie Tracciabili e Informatizzate nel Friuli Venezia Giulia - sull'ottimizzazione dei test di screening per le alterazioni cromosomiche fetali.
- Martedì, 14 Marzo 2017 15:53
Le nuove prospettive di comunicazione e gestione dell’impresa hanno ridefinito l’organizzazione come un’entità in continua evoluzione: adeguarne le strutture organizzative, i processi gestionali e consolidare la cultura di impresa diventa quindi l’esigenza alla quale dare risposte strategiche e operative sia in ambito di gestione dell’informazione sia nella definizione dei piani di formazione. La creazione del valore, infatti, è direttamente proporzionale alla capacità dell’azienda di reagire e innovare per comunicare in modo propositivo con i propri stakeholder.
Definire i company training programs significa quindi adottare una visione di “sistema” che riguarda la gestione della conoscenza – intesa come cultura d’impresa – i processi di acquisizione/sviluppo delle competenze e il miglioramento delle performance aziendali. Un approccio orientato alla formazione continua, fatta di interventi sistematici, progettati “ad hoc” a seconda delle esigenze aziendali, e strutturati in base alle specificità delle diverse figure professionali da formare, nel rispetto dei valori e degli obiettivi strategici e operativi dell’organizzazione. La pianificazione dell’attività formativa diventa, in questo modo, elemento fondamentale delle scelte strategiche e dei programmi di sviluppo delle varie aree operative.
- Venerdì, 16 Dicembre 2016 10:43
L’e-learning in una prospettiva di gestione della conoscenza diventa strumento di sviluppo e moltiplicazione del capitale intellettuale delle organizzazioni in grado di collegare l’apprendimento individuale al gruppo e all’organizzazione. Crea la convergenza tra gestione della conoscenza (Knowledge Management), sviluppo delle competenze (Competency Management) e sviluppo delle performance individuali e dell’organizzazione (Performance Management & Improvement).
Il superamento della centralità del corso, inteso come unico elemento portante del processo formativo e la focalizzazione sulle esigenze dell’utente, che caratterizza l’evoluzione più significativa della progettazione e-learning, presuppone che il progettista della formazione sia in grado non solo di percepire il sistema di conoscenze dell’organizzazione e gestirne la trasformazione in “contenuto formativo” fruibile, ma debba confrontarsi e comprendere diverse e complesse variabili organizzative legate ai profili professionali degli utenti ai quali è rivolta la formazione. L’attività formativa, infatti, può essere svolta per migliorare l’efficienza; cambiare dei comportamenti; formare delle risorse, cioè fornire nuove capacità e competenze.
- Mercoledì, 09 Novembre 2016 12:36
Nella società dell’informazione e della conoscenza, caratterizzata da una forte differenziazione culturale rispetto al passato, il valore intangibile del capitale umano e del patrimonio conoscitivo aziendale assumono un’importanza senza precedenti: le competenze, le relazioni che consentono di condividere le best practice, la capacità di sviluppare il sapere e il saper fare diventano un fattore di competitività.
In un mercato globale e competitivo le imprese sono sempre più coinvolte in processi di riorientamento del business, razionalizzazione dei costi, ristrutturazione aziendale, riconversione e riqualificazione delle risorse, internazionalizzazione. La creazione del valore d’impresa è quindi legata alla capacità dell’organizzazione di aprire i propri confini, adottare nuovi schemi di gestione e comunicazione sia all’interno dell’azienda sia tra l’azienda e il mercato trasformando in opportunità le sfide di uno scenario variabile e dinamico.
- Giovedì, 22 Settembre 2016 12:51
Aggiornamenti in vista per la formazione alla sicurezza. Il nuovo Accordo Stato-Regioni, approvato il 3 settembre 2016, sostituisce il precedente del 26 gennaio 2006 “ritenuto non più coerente al quadro normativo”. Il documento, sancito dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 7 luglio e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19 agosto 2016 (GU n. 193), è finalizzato “all’individuazione della durata e dei contenuti minimi dei percorsi formativi per RSPP e ASPP ai sensi dell'articolo 32 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni”.