Le aziende e i social: best practice
- Creato: Mercoledì, 08 Giugno 2022 08:36
Chi non ha visto almeno una volta il profilo social di un’azienda che ha pubblicato un post brillante, ironico o incredibilmente azzeccato rispetto al momento in cui è stato condiviso?
Sicuramente la programmazione e l’organizzazione sono colonne portanti di un buon lavoro di comunicazione e social media marketing, ma talvolta sono la creatività e l’inventiva a rimanere veramente impressi nella mente dei nostri follower e, si spera, di potenziali clienti.
Nell’articolo di oggi vediamo alcuni casi di successo (o insuccesso) di aziende italiane e internazionali, cercando di comprendere come si potrebbero replicare le loro attività e se è veramente il caso di farlo per la nostra azienda.
Taffo
Certamente Taffo – Funeral Services è una delle aziende italiane che ha ottenuto maggior visibilità dall’utilizzo dell’instant marketing, ossia di quella pratica che prevede di basare la propria comunicazione su riferimenti a eventi di attualità. In questo caso, in occasione delle elezioni, Taffo ha sfruttato uno dei propri prodotti per proporre un post ironico diventato virale.
L’instant marketing è però un’arma a doppio taglio, perché la smania di voler per forza comunicare ed essere presenti online talvolta porta a non avere il tempo per valutare se alcuni contenuti saranno veramente graditi dagli utenti. Un esempio?
Sicuramente l’intento di questo post era positivo, ma ha toccato la sensibilità di molte persone che non hanno gradito che un argomento delicato come la violenza sulle donne venisse strumentalizzato a fini di marketing. Da ciò sono scaturiti commenti negativi, che nel mondo della comunicazione hanno un peso molto superiore rispetto a recensioni e feedback positivi.
Ceres
Un’altra azienda che ha fatto dell’instant marketing il proprio mantra è Ceres, molto probabilmente avrete visto almeno un post della birra danese riprendere un qualche trend. La forza di Ceres è la capacità di inserirsi in argomenti che fanno discutere, prendendo spesso una posizione popolare.
In questo caso Ceres ha preso posizione rispetto al referendum in cui più di mezzo milione di persone hanno firmato per la legalizzazione della Cannabis in Italia, poi non approvata.
Oppure ha preso posizione sulle discriminazioni di vario tipo giocando sul concetto di etichetta.
In ambito marketing non è semplice comprendere quale sia poi l’effettivo impatto sui ricavi di operazioni di comunicazione come questa, ma certamente ragionando in un’ottica di funnel d’acquisto, ossia di coinvolgimento di un potenziale cliente su più livelli – da lead freddi a lead caldi – questi post di instant marketing rappresentano una strategia vincente in termini di notorietà e reputazione del brand, nonché di posizionamento online (awareness, reputation e positioning).
Lego
Il social media marketing non è però solo instant marketing, un'altra colonna portante del digitale è sicuramente il concetto di community. Un’azienda che ha compreso il valore della propria community utenti è Lego, che raccoglie milioni di appassionati e fan in tutto il mondo. Una delle iniziative di maggior successo per coinvolgere i propri follower è Lego Ideas: i fan più accaniti hanno la possibilità di proporre all’azienda un personaggio, evento, serie tv e chi più ne ha più ne metta, da realizzare con i famosi mattoncini. Se l’idea raggiunge 10.000 approvazioni da parte di collezionisti Lego allora andrà in produzione per sei mesi.
Maresk Line
Troppo facile vendere birre e lego? Allora mettiamoci nei panni di Maresk Line, ad oggi la più grande compagnia di navigazione danese: che beneficio possono avere le loro enormi navi trasporta container dall’utilizzo di un social network?
Quando hanno cominciato la loro presenza sui social, circa 10 anni fa, probabilmente nemmeno i ragazzi di Maresk Line sapevano rispondere a questa domanda, così hanno provato, testato e sbagliato, più e più volte. Tre anni dopo sono diventati uno dei migliori casi studio a livello internazionale se si parla di digital marketing multicanale. Sono presenti praticamente dappertutto e in maniera diversa: su Twitter breve frasi per dare informazioni tecniche su tratte o altri dettagli, su Facebook foto e racconti sulle loro enormi navi, su Instagram racconti dei propri dipendenti, cercando di coinvolgere praticamente chiunque lavori con loro. Tutti i profili social di Maresk Line contano centinaia di migliaia di follower.
Trenitalia
Non sono sempre le dimensioni a contare in ambito social: non è detto infatti che un’azienda di grandi dimensioni sia sempre in grado di fare buone iniziative digital. Si pensa spesso infatti che il budget o le risorse siano condizioni sufficienti a fare un buon lavoro di marketing: sicuramente aiutano, ma dipende da come si usano. Prendiamo ad esempio Trenitalia in occasione della Festa della Donna: l’eccessiva volontà di essere presenti a tutti i costi online e di voler per forza di cose “fare qualcosa” in occasione di una ricorrenza ha dato vita a una delle peggiori iniziative di marketing degli ultimi anni, che ha scatenato enorme ironia e commenti non troppo favorevoli all’azienda.
In definitiva usare i social non è un’operazione scontata, in un precedente articolo vi abbiamo parlato di quale sia il punto di partenza per capire se e come dovreste posizionarvi online.
Budget e programmazione sono la base, inventiva e creatività sono degli enormi valori aggiunti, ma come in tutti i settori servono professionisti e formazione per ottenere un prodotto e una comunicazione di qualità. Soprattutto quando ci si muove online il rischio di brutte figure è molto alto, anche perché siamo in un contesto dove è davvero semplice salvare un contenuto per poterlo utilizzare al momento opportuno…
Se hai il desiderio di promuoverti sui social non esitare a contattarci, analizzeremo assieme il percorso di formazione più adatto per metterti nelle condizioni di avere successo online.