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Parlami d'amore

Creato: Lunedì, 20 Giugno 2022 10:38

A fine aprile Trieste è stata la piazza del “Festival della comunicazione non ostile”, un evento che ha richiamato l’attenzione non solo dei professionisti della comunicazione ma anche di imprese, associazioni, federazioni sportive e persone illustri provenienti da ogni settore.

Il Festival è organizzato da “Parole O_stili”, progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza nelle parole, promotore tra l’altro del significativo “Manifesto della comunicazione non ostile”, una carta che elenca dieci principi per migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete. Il manifesto è declinabile in diversi ambiti, dalla politica allo sport, dalla pubblica amministrazione alla scienza, fino alla scuola e, ci piace pensare, alla formazione per tutte le generazioni.

Noi che ci occupiamo di creare occasioni di apprendimento per gli adulti all’interno delle organizzazioni, sentiamo una crescente responsabilità nella scelta del linguaggio dei programmi di formazione digitale: i messaggi trasmessi nello storytelling d’impresa e nelle sue rappresentazioni iconiche, modellano e influenzano valori, relazioni e attitudini del singolo e dell’intera organizzazione con un impatto diretto sul benessere dei lavoratori e sulla stessa produttività.

Oggi ancor più di ieri, le scelte progettuali devono tenere conto del benessere del destinatario, sia a livello organizzativo che a livello di contenuti e di proposta.
I format, le iniziative, i messaggi, l’organizzazione del lavoro, la gestione degli stakeholder, il performance management, il recruiting, gli stessi arredi, tutto deve essere ripensato per maturare la cultura di una cittadinanza organizzativa, positiva, inclusiva, diversificata, flessibile e sostenibile. Non fanno eccezione le digital academy, hub dell’eccellenza dei messaggi, dove si diffondono processi e valori significativi, orientati alla crescita di team e azienda.

Il progetto, la wave con cui inaugureremo l’estate, sarà la diffusione del #pinklearning come stile di progettazione.
Un vero e proprio manifesto a supporto del ruolo positivo della didattica digitale. Oltre il mezzo e oltre il contenuto, l’attenzione sarà rivolta:

• A promuovere la digital collaboration
• A suggerire un continuo approfondimento per lo sviluppo della propria competenza
• A valorizzare il confronto e la diversità
• A diffondere, tutelare, esprimere ogni punto di vista e ogni interpretazione
• A rappresentare tutti i generi e tutte le culture in ogni ruolo
• A rendere sempre più accessibili gli oggetti formativi
• A privilegiare la chiarezza, la semplicità e l’immediatezza
• A scegliere modelli positivi di valutazione
• A diffondere la cultura della sostenibilità economica, ambientale e sociale.

Il nostro goal è di affidare alla corporate education il ruolo di promulgatore di valori come la positività, l’inclusività e la diversity che ormai sono alla base della cultura lavorativa che i lavoratori cercano oggi (e che le persone esigono nella vita di tutti i giorni!).

Abbiamo scelto il colore rosa come rappresentativo, non solo perché da sempre fa parte dei colori di Simulware, ma anche perché il rosa è da sempre simbolo di gentilezza e riesce a calmare lo stato d’animo di chi lo osserva.
Il rosa si forma dal rosso che è il cuore che pulsa, l’amore e la passione, mischiato e placato dal bianco che incoraggia alla chiarezza e alla speranza: speranza per un futuro ordinato grazie ad atteggiamenti, scrittura e comunicazione più gentile.

Per questo motivo ti chiediamo di scriverci, sui social, per email, alle nostre persone su LinkedIn, e raccontare con una frase, una parola o un hashtag che cosa significa per te “formazione positiva”.

Noi ti diamo qualche spunto proponendoti i nostri pensieri e giochi di parole:

“pensa bello, scrivi chiaro”

“scegli parole che facciano splendere gli altri”

“scrivimi d’amore”

#coPINKwriting #educAzione #arcobE-learning