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Green: skills and transformation

Creato: Mercoledì, 04 Maggio 2022 07:58

Lo sapevi che nel 2026 la domanda di ruoli per svolgere lavori green supererà l'offerta di lavoratori disponibili? E sai questo cosa significa?
Che è necessario aumentare il livello di competenze ecologiche della forza lavoro.
È ovvia l’esigenza di un ripensamento della società e dell’economia per affrontare la minaccia del cambiamento climatico e la scelta che stanno facendo tante aziende e organizzazioni è proprio quella di creare processi e metodologie di lavoro più sostenibili per favorire la transizione ecologica.
Vediamo insieme come è avvenuto e si sta verificando il cambiamento.

Secondo il "Global Green Skills Report 2022" redatto da LinkedIn, dal 2015 la quota di lavoratori con "Green Skills" ha registrato un tasso di crescita del 38,5%, e nel 2021 il 10% circa degli annunci di lavoro sulla piattaforma richiedeva esplicitamente almeno una competenza "verde".

Ma cosa sono le “Green Skills”?
Le Green Skills sono quelle competenze (tra le 38.000 elencate su LinkedIn) che consentono di perseguire la sostenibilità ambientale delle attività economiche, come mitigazione dell'inquinamento e gestione dei rifiuti, bonifiche ambientali, approvvigionamenti sostenibili, generazione e gestione di energia pulita e tante altre. Queste competenze sono la vera e propria chiave che alimenterà la transizione verde.
Il mondo del lavoro, quindi, necessita di una riqualificazione dei lavoratori che non possiedono queste competenze e soprattutto deve garantire che esse siano collegate alle competenze delle generazioni future.

Dal report di LinkedIn, però, affiora un tema: la presenza di un gap nel 2026 tra domanda di persone con competenze verdi e l’offerta di lavoratori che le possederanno.  

Attualmente i lavoratori sono qualificati per quanto riguarda le competenze legate all'ecologia e la disponibilità di posti di lavoro green corrisponde all'offerta di risorse che possono ricoprire i ruoli; nonostante le assunzioni relative ai green jobs (vale a dire lavori che non possono essere eseguiti senza una conoscenza approfondita delle competenze verdi) stiano aumentando più velocemente di qualsiasi altra categoria, rappresentano ancora solo l'1% delle assunzioni nel 2021: “The hard truth is that right now we are nowhere close to having sufficient green talent, Green Skills or green jobs to deliver the green transition. Based on the currenttrajectory of Green Skills growth in the labour market, we are not going to have sufficient human capital to meet our climate targets. While more workers are transitioning into green and greening jobs than are leaving, the total number of workers transitioning into those jobs is still really low. Not all jobs will need to be exclusively green — it’s not just those building solar panels — it's the sustainable fashion manufacturer, the fleet manager, the sales manager. There is a marked lack of Green Skills and jobs, and this is slowing the rate at which we can green the economy.”

Quindi qual è il piano di azione per arrivare pronti e stringere il gap che si formerà tra domanda e offerta?
Attraverso un approccio mirato. Le aziende possono aprire progressivamente posizioni per ruoli più ecologici, utilizzando proprio le Green Skills per individuare quei lavori che possiedono la capacità più alta di trasformare settori e paesi facendoli diventare più verdi.
In tal senso chi svolge ruoli di leadership in ambiente aziendale dovrà investire nel re-skilling e up-skilling di attuali e futuri talenti green; alle loro azioni si affiancano quelle del dipartimento delle policy, che dovrà preparare la forza lavoro per la transizione ecologica. Infine, il talento singolo a sua volta dovrà ottenere le “Green Skills” per dare forza al cambiamento e soprattutto competere per i nuovi lavori verdi che si stanno creando.

Abbiamo detto che l’obiettivo è quello di trasformare interi settori rendendoli più ecologici e sostenibili, quali tra questi sono quelli maggiormente interessati?

Il report di LinkedIn suggerisce che i settori che utilizzano maggiormente competenze verdi in tutto il mondo siano quello dei servizi alle imprese, il manifatturiero, quello energetico e minerario, della pubblica amministrazione e dell’edilizia. L’intensità con cui questi settori ricercano Green Skills e spingono per lo sviluppo di Green Roles, varia in base al paese.
Nonostante un gran numero di settori stia facendo cambiamenti positivi, ce ne sono ben 5 che presentano tendenze ancora poco chiare o addirittura negative e questi sono: hardware e networking, organizzazioni non-profit, pubblica sicurezza, costruzioni ed educazione. Essi mostrano una presenza di “Green Skills” più alta rispetto la presenza di altre competenze, ma i dipendenti di questi settori lasciano posizioni che si occupano (o potrebbero) occuparsi di sostenibilità a una velocità più alta rispetto ai lavoratori che da ruoli “non-green” si spostano verso quelli “green”: “In fact, for every 100 workers transitioning into non-green jobs, as little as 47 workers transition into green/greening jobs.”

Quindi l’auspicio per il futuro è che governi, aziende e singoli lavoratori uniscano le forze per raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica: le istituzioni attraverso la promozione di percorsi di formazione per le Green Skills, le imprese investendo nel potenziamento delle competenze dei lavoratori attuali e futuri, la forza lavoro acquisendo le competenze ecologiche per alimentare il cambiamento e competere per i lavori migliori.

E Simulware? Noi stiamo lavorando a una collana di corsi relativi alla sostenibilità affinché sia le aziende che i singoli conoscano come comportamenti e azioni responsabili possano favorire e velocizzare la transizione ecologia.