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Diversity&Inclusion: l'importanza della certificazione di genere

Creato: Giovedì, 09 Marzo 2023 11:05

La legge n.162/2021 ha l’obiettivo di abbattere il cosiddetto gender gap, ossia il divario retributivo tra uomini e donne, imponendo alle aziende con più di 50 dipendenti una certificazione della parità di genere. Ciò significa che tali aziende, con cadenza biennale, sono tenute a redigere e condividere con le rappresentanze sindacali una documentazione da cui emerga l’equilibrio salariale tra uomini e donne; qualora quest’attività non venga svolta sono previsti controlli da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro con eventuali successive sanzioni.

Parlando di D&I abbiamo approfondito la ISO 30415:2021, che ha l’obiettivo di regolamentare e fornire linee guida per rendere le aziende maggiormente inclusive. Proprio la ISO 30415:2021 si occupa anche del divario salariale di genere per le aziende imponendo, oltre alla certificazione di cui abbiamo parlato, una grande attenzione verso la tutela dei diritti di genere, la loro eventuale violazione e le contromisure dedicate, la definizione di KPI che permettano di monitorare l’andamento aziendale in un’ottica di crescita e parità, la definizione dei processi che determinino la parità di genere e la definizione strategica che permetta di arrivare a tale risultato.

Ci troviamo quindi in un momento storico in cui la parità di genere è argomento di forte attenzione: l’obiettivo è infatti quello di adattare gli ecosistemi aziendali all’uguaglianza e all’inclusione, fornendo regolamentazioni e al contempo imponendo una vera e propria riorganizzazione delle società. La soluzione per le aziende non arriva quindi attraverso la semplice compilazione di certificazioni che rispettino la normativa, ma prevede un reale e significativo cambiamento.

L’obiettivo della nuova regolamentazione, come descritto nel nuovo articolo 46 bis inserito all’interno del Codice delle Pari Opportunità è "ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale e parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità".

Per stimolare questo cambiamento, la legge n.162/2021 porta con sé notevoli incentivi aziendali, tra questi:

• Uno sconto dell’1%, sino a 50.000€ annui, sui contributi;
• L’aumento dei rating per la concessione di finanziamenti e aiuti di stato;
• L’aumento dei rating in caso di accesso a bandi per l’acquisizione di servizi e forniture.

Per accedere a tali agevolazioni è necessario essere in possesso di una certificazione rilasciata dagli appositi organismi di certificazione accreditati alla prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022.

Se lo sgravio fiscale può sembrare il vantaggio più immediato per le aziende di medio-grandi dimensioni, la possibilità di modificare il proprio rating in caso di accesso di finanziamenti e partecipazione ai bandi rappresenta un vantaggio notevole. Ci troviamo infatti in un momento storico in cui la sensibilità verso tematiche come la diversità, l’inclusione e l’uguaglianza è sempre maggiore, al punto da indirizzare concretamente ed economicamente l’attenzione di finanziatori, da privati a statali.

Adattare la propria struttura aziendale a questi nuovi paradigmi significa quindi migliorare la vita professionale dei propri collaboratori e darsi la possibilità di accedere a diversi e consistenti vantaggi economici.

SCS Consulting è nostra partner per l’accompagnamento alla Certificazione di Genere e al Change Management per lo sviluppo di una cultura organizzativa e di uno stile di leadership inclusivo.

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