Patagonia: tutti applaudono e poi?
- Creato: Mercoledì, 02 Novembre 2022 11:46
È passata qualche settimana da quando il brand per l’outdoor, amato e conosciuto da ormai 50 anni, ha ceduto tutta la proprietà a due no profit: il Patagonia Purpose Trust e l’Holdfast Collective.
Shockante? Controverso? Rivelatorio? O forse semplicemente responsabile e concreto? Che tipo di ricadute avrà sul mondo aziendale? Sarà un esempio da seguire? O tutti applaudono ora e poi non faranno nulla? Che cosa stanno già facendo le aziende ora in termini di responsabilità sociale?
AAAAH. Un sacco di dubbi e perplessità. Vediamo di andare in ordine.
“Il nostro unico azionista è il pianeta" afferma la famiglia Chouinard firmando la cessione dell’azienda e trasferendo l’intera proprietà alle aziende no profit sopracitate. Da questo momento ogni guadagno non reinvestito nell’azienda sarà distribuito sotto forma di dividendi per proteggere il pianeta.
Qual è il driver che ha spinto gli Chouinard a fare una scelta di questo tipo? Uno e uno soltanto: proteggere la Terra.
“Ho iniziato come artigiano, producendo attrezzatura per l’arrampicata per i miei amici e per me stesso, poi mi sono dedicato all’abbigliamento” - si legge nella lettera del fondatore - “Nonostante la sua immensità, le risorse della Terra non sono infinite ed è chiaro che abbiamo superato i suoi limiti. Ma è anche resistente. Possiamo salvare il nostro pianeta se ci impegniamo a farlo”.
Ma come sta vivendo il mondo del business questo gesto? Yvon Chouinard e la sua famiglia sono particolarmente illuminati oppure hanno semplicemente fatto quello che tante aziende dovrebbero, almeno in parte, fare?
Non accadrà mai che, come per Patagonia, che l’unico azionista di tutte le imprese diventi il nostro pianeta (anche se sarebbe bellissimo) però potrebbe succedere che alcune aziende decidano di investire una parte del loro guadagno per proteggere e salvaguardare il benessere della Terra.
Forse alcune già lo fanno.
Vi abbiamo già parlato di sostenibilità aziendale e della necessità di rendere le imprese sempre più scrupolose e attente alle tematiche legate all’ambiente (e non solo!). In effetti è sempre più importante diventare maggiormente rispettosi del Pianeta e anche creare un’ambiente di lavoro positivo e inclusivo per i propri dipendenti e al contempo generi valore.
Ma cosa fanno nel concreto alcune delle aziende che più stanno attente a questi aspetti?
In Italia la rivoluzione ESG è stata spinta anzitutto dalle banche, forse grazie al forte legame con la finanza verde promossa dall’Unione Europea, che nel 2022 mette in atto le promesse e le dichiarazioni legate al tema fatte negli anni precedenti.
Leggendo la lista dei Leader della sostenibilità 2022 stilata dal Sole24Ore si nota come rispetto al 2021 sono molto più attive sul fronte ESG quasi tutti i big e le principali Pmi globali dell’industria, della finanza, del settore servizi, con politiche di sostenibilità finalmente complete e trasparenti e un chiaro riferimento ai 17 Obiettivi Onu di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030.
Parrebbe che banche e assicurazioni siano solo la punta dell’iceberg e che numerosissime piccole-medie aziende siano estremamente attente e sempre più attive ai temi ESG (https://www.ilsole24ore.com/art/in-italia-arriva-rivoluzione-esg-spinta-banche-energia-servizi-AEIDxqTB).
In tutto ciò, tra l’ombra del greenwashing che potrebbe avvolgere alcune aziende e le iniziative che costano veramente troppo per alcune realtà, le aziende applaudono a Patagonia ma possono fare anche loro qualcosa?
Sì. Che tu sia piccolo o grande, puoi personalizzare il tuo percorso verso la creazione di una realtà sempre più verde. La sostenibilità nel business passa attraverso una pianificazione strategica che include obiettivi misurabili e una governance adeguata.
Fortunatamente stanno arrivando sempre più finanziamenti da parte di enti nazionali e internazionali per promuovere e spingere la transizione ecologica e messe a disposizione di coloro che vogliono occuparsi della sostenibilità ambientale della propria impresa.
Transizione che deve partire da una formazione adeguata di tutti gli stakeholder coinvolti nei processi decisionali e non.
Noi in Simulware siamo a disposizione per le aziende che hanno voglia di cambiamento: ci impegniamo a conoscere le vostre caratteristiche e il percorso personalizzato che vi permetterà di dare il vostro contributo.
Se vuoi approfondire l’argomento non esitare a contattarci.
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