Maternità, pavimento pelvico e best practice
- Creato: Lunedì, 11 Aprile 2022 10:26
Uno degli elementi che si devono prendere in considerazione quando si analizza una società moderna è il trattamento riservato al tema della maternità.
Infatti, quando si parla di rientro dal periodo di congedo parentale non si tratta soltanto di preoccuparsi di far rispettare i diritti, giustamente acquisiti, dalle donne ma anche di facilitare il mantenimento di compiti, ruoli e responsabilità equivalenti a quelli svolti e ricoperti prima dell’assenza per maternità.
Queste non sono concessioni per la lavoratrice, ma dovrebbero essere punti fermi di una società moderna.
La maternità è una parentesi all’interno del rapporto lavorativo e, perciò, non deve essere concepita come un’incrinatura.
Per questo motivo la fase di rientro della neo mamma deve essere pianificata dal management e dalle risorse umane in modo che risulti il più naturale possibile, tenendo conto di tutte le necessità e complicazioni che la lavoratrice può avere in questo momento: stress, sensi di colpa, emergenze legate al bambino e problematiche fisiche collegate al post-partum.
Proprio quest’ultime sono quelle che creano più motivi di imbarazzo, perché se la chiamata dell’asilo nido si risolve con un veloce dialogo con i colleghi, una disfunzione che porta ad esempio a una perdita urinaria o un’alterazione della tonicità del pavimento pelvico creano disagio e non sono sempre facili da gestire (e verbalizzare) in ufficio.
E quindi? Cosa si può fare a riguardo?
Oltre a una serie di misure e best-practice connesse al rientro in generale (come avere un approccio graduale nell'inserimento consentendo tanta flessibilità e un costante coinvolgimento della risorsa, o l’avvio di programmi di mentoring tra le dipendenti post maternità e impiegati che hanno già superato questa tappa della vita), è importante avviare una serie di azioni volte alla sensibilizzazione dei problemi concernenti il pavimento pelvico.
Accendere la luce su questa zona del corpo umano così importante può aiutare la neo-mamma stessa, consentendole di prendere coscienza delle sue contingenti difficoltà e di come fare a risolverle.
La riabilitazione pelvica nel post-partum è importantissima perché questa zona è un fulcro fondamentale non solo per gli aspetti più propriamente fisici (un pavimento pelvico normotonico evita eventuali disfunzioni fisiche che possono coinvolgere anche gravemente vescica, uretra, vagina, retto e, indirettamente, la postura) ma anche per quelli piscologici. Il parlare apertamente di questa zona così poco conosciuta e la proposta di un supporto specialistico, può aiutare ogni donna a condividere la sua esperienza con chi l’ha già vissuta o la sta vivendo. Tutto ciò concorre ad aumentare la propria autostima e il benessere psicologico.
Anche se stiamo parlando di maternità, ci teniamo a ricordare che non solo l’universo femminile viene investito da dolori e disfunzioni del pavimento pelvico. Infatti molti disturbi di tipo patologico o fisiologico coinvolgono anche gli uomini. Le cause del dolore pelvico possono avere origine gastrointestinali, genito-urinarie, nervose, psicologiche e condizionare la prestazione sul lavoro: il dolore in quest’area può rendere difficile, se non impossibile, stare seduto alla scrivania e quindi portare, come conseguenza, una ridotta prestazione o perfino all’assentarsi dal lavoro.
Uno studio del Center for Health Research di Healthways e della Health Enhancement Research Organization ha esaminato gli effetti di abitudini fisiche salutari sulla forza lavoro: sane abitudini alimentari, svolgimento di attività fisica almeno tre volte alla settimana, riducono la probabilità di assenteismo e licenziamenti (https://magazine.startus.cc/healthier-workers-productive-science-says-yes/). Le persone che si sentono bene e possono contare sul supporto della propria organizzazione lavorano più velocemente, in modo più efficace e più a lungo.
Ecco perché in Simulware abbiamo voluto creare una serie di corsi legati al Benessere collettivo! Insieme alla Dott.ssa Roberta Cerchia, fisioterapista e specializzata nella riabilitazione del pavimento pelvico, abbiamo affrontato temi come la respirazione, lo stretching e il benessere pelviperineale. Per più informazioni, contattaci.
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