Incentivi per le aziende sostenibili

Parliamo di incentivi legati alla sostenibilità?

Sembra passata un’eternità dai periodi di lockdown e almeno in apparenza siamo tornati a una sorta di normalità quotidiana, tuttavia gli effetti della crisi, soprattutto economica, continuano a farsi sentire e stanno mettendo in seria difficoltà persone e imprese. Il piano nazionale di ripresa e resilienza ha messo a disposizione della ripresa economica ben 191.5 miliardi per l’Italia, la nazione che ha ricevuto la maggior quantità di fondi a livello europeo. Oggi vogliamo quindi comprendere in che modo quel denaro può essere utilizzato da un’azienda.

Innanzitutto vanno ripresi gli obiettivi del PNRR, che propone sei importanti sfide:

  1. Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo.
  2. Rivoluzione verde e transizione ecologica.
  3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile.
  4. Istruzione e ricerca.
  5. Inclusione e coesione.
  6. Salute.

In un’ottica di sostenibilità aziendale dobbiamo porre particolare attenzione al punto numero due, rivoluzione verde e transizione ecologica, che viene suddiviso in:

  • Economia circolare e agricoltura sostenibile.
  • Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile.
  • Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici.
  • Tutela del territorio e della risorsa idrica.

Quattro punti che prevedono lo stanziamento di circa 60 miliardi di euro per le imprese che cominciano e certificano un percorso di transizione ecologica.

In che modo un’azienda può avere accesso a tali fondi?

La richiesta dei finanziamenti avviene tramite bandi diversificati a seconda del settore di appartenenza. In alcuni casi la distribuzione dei fondi dipende dalle tempistiche con cui vengono consegnati i bandi, in altri invece viene redatto un punteggio di merito a seconda dei progetti che decreterà le aziende premiate.

Do Not Significant Harm (DNSH)

Si tratta del principio cardine che sta alla base degli obiettivi del PNRR, che prevede, durante il periodo di transizione, di non arrecare danni (significativi) all’ambiente. Per certificare tale principio in molti casi le imprese devono redigere i così detti report di sostenibilità aziendale che permettono di monitorare e certificare gli effetti dei cambiamenti apportati all’azienda.

Gli incentivi sono infine di diverse tipologie: a fondo perduto, benefici fiscali a credito d’imposta e finanziamenti agevolati. La differenza tra i tipi di benefit a cui è possibile accedere dipende sempre dal settore di appartenenza dell’azienda e dal tipo di investimento da sostenere, nonché dai suoi obiettivi.

Ci troviamo quindi in un contesto in cui la sostenibilità non è solamente la risposta a una sempre crescente sensibilità verso la salvaguardia del Pianeta e della natura, ma anche un vero e proprio incentivo economico per favorire una trasformazione che permetterà alle aziende e alla società in generale di cambiare in meglio.

Se vuoi conoscere in che modo puoi cominciare la transizione ecologica della tua azienda e come accedere agli incentivi del tuo settore contattaci e parliamone.

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