What Millennials Want

Il numero di Millennial in età lavorativa sta crescendo in modo esponenziale. Rispetto alle generazioni passate, le loro abitudini, credenze ed aspettative sono completamente diverse: è giunta quindi l’ora di svecchiare le strategie didattiche e comunicative per adattarle ad un nuovo linguaggio e a nuovi ritmi di apprendimento.

Secondo un recente studio di Gallup i Millennials:

  • hanno un orientamento ideologico: lavorano per il bisogno di sentirsi utili e di essere parte di un cambiamento
  • vogliono compagni di viaggio: dagli adulti si aspettano che siano coach in grado di dispensare feedback, esempi e attenzione
  • guardano molto avanti e poco indietro: non puntano tanto a risolvere le loro debolezze quanto a sviluppare le loro caratteristiche vincenti

A seconda dell’anno di nascita, gli utenti avranno quindi un diverso approccio al mezzo tecnologico e quindi al modo di imparare online.

 

 Abbiamo già raccontato la predilezione dei Millennial per:

  • la comunicazione veloce e sociale
  • i tool che restituiscono la libertà nel controllo delle funzionalità
  • la personalizzazione dei contenuti a seconda delle preferenze personali
  • il diritto di ricevere supporto da parte del sistema in caso di difficoltà

Questa volta invece vogliamo entrare nel merito della progettazione, per capire in pratica come realizzare contenuti in gradi attrarre l'attenzione dei Millenial. Qual è quindi la tendenza?

+ APP

Intanto, non si parla più tanto di corso online quanto genericamente di “app”, sia perchè spesso la fruizione dei corsi è estesa allo smartphone (quando le piattaforme hanno il modulo dedicato), sia perchè l’accesso al corso non avviene attraverso la normale via del LMS aziendale, bensì attraverso un canale preferenziale associato a quella specifica iniziativa di formazione, quindi molto riconoscibile e stilisticamente ben connotata. In pratica, si tratta di una pagina dedicata a una data iniziativa formativa (web app), che può anche comprendere più corsi (e quindi, tecnicamente, più SCORM) nel corso del tempo, e ospitare funzionalità specifiche sia di consultazione che di comunicazione social. 

+ ATTENZIONE

I Millenial si annoiano molto presto. Per loro è impensabile immaginare una fruizione passiva della formazione. Hanno avuto uno svezzamento digitale prematuro rispetto alle altre generazioni e fin da subito hanno fruito contenuti molto attrattivi. Si aspettano pertanto un certo dinamismo e su di esso deve essere basata una buona progettazione. Attenzione! Dinamismo non significa epifania di format: un cervello già saturo di stimoli si annoia tanto quanto un cervello non stimolato. Piuttosto, un uso consapevole e coerente delle scelte multimediali, didattiche, stilistiche, di colore e di comunicazione. 

+ VELOCITÀ

Arriva dritto al punto! Dimentica le lunghe premesse. ll Millenial vuole sapere subito ciò che gli interessa, o si sentirà frustrato. Nella progettazione, meglio allora l’approccio minimalista del ‘less is more’ per evidenziare subito ciò che è importante. Utile anche inscatolare i contenuti in unità didattiche molto brevi (secondo l’approccio del microlearning) per agevolare la fruizione stile Tik Tok e la ricerca del topic d’interesse. 

+ AMORE

Tanti ormai si raffigurano internamente le emozioni proprio come immagini GIF, animate e non. Nate negli anni ’80 come mezzo per esprimere le emozioni attraverso un medium ‘freddo’ come lo schermo del computer, le gif sono diventate a tutti gli effetti per molte persone la rappresentazione stessa dei loro stati d’animo. Poterle utilizzare e condividerle significa parlare di sè ed essere più coinvolti nell’attività che si sta facendo nel mondo virtuale. Anche aggiungere un virtual assistant che accompagni l’utente nella fruizione del corso, lo renderà più caldo e interessante.

+ LETTERING

Un font non è solo lettera ma anche forma, connotazione e riferimenti figurativi. In certi messaggi pubblicitari, il font ci parla più chiaramente del solo testo scritto: è la potenza del lettering. Ogni tanto quindi, anche in un corso online, è possibile utilizzare un cambio di font per attirare l'attenzione su un particolare concetto. Ci vengono in aiuto tutte le tecniche del motivational lettering, che nel multimediale possono essere applicate in modo ancor più efficace, grazie alla potenza espressiva delle animazioni.

 

 

+ ORGANIZZAZIONE

“Aiuto! Mi sono perso qualcosa?” Il Millennial vuole sapere tutto quello che gli può servire, e anche tutto quello che gli altri suoi colleghi sapranno, per non essere da meno. Per evidenziare i contenuti principali, possiamo utilizzare le tecniche derivate dalla PNL e dalla Gestalt (figura/sfondo, prossimità, chunking, ecc.) in modo da rispettare la gerarchia delle informazioni e differenziare fra quelle veramente importanti e quelle che invece è interessante conoscere ma che si può fare a meno di memorizzare. Ritorna ad essere strategico anche il riepilogo attivo: non più il classico post-it con l’elenco degli obiettivi raggiunti a fine lezione, quanto piuttosto un’attività interattiva in cui è l’utente stesso a dover completare o costruire lo schema di riepilogo e verificare di aver ben compreso.

+ RIPETIZIONE

I concetti importanti vanno ripetuti più volte e in forme diverse: prima si presenta il concetto, poi si mostrano degli esempi, quindi si mette alla prova l’utente con una simulazione o un’interazione in cui dimostrare di aver compreso, infine si può riassumere il tutto in un’infografica da portar via ovunque si vada, come strumento di supporto per l’applicazione on the job di quanto appreso. Un tempo si chiamavano Job aid, oggi invece sono detti Performance Support Tools (PSTs), e sono tutti quegli strumenti di approfondimento come video, PDFs, infografiche e dispense che permettono all’utente di avere sempre a disposizione ciò che ha imparato, anche durante le attività di lavoro.

Ottima anche la tecnica dello “spaced repetition”: una strategia di apprendimento che migliora la memorizzazione a lungo termine. Invece di erogare i contenuti tutti in una volta, vengano distillati in più momenti successivi, ad intervalli predeterminati. La ripetizione distanziata mira a ridurre gli effetti della teoria della curva dell'oblio di Ebbinghaus, per cui gli esseri umani dimenticano l'80% di ciò che hanno imparato in 30 giorni. Riprendendo e rivisitando continuamente un concetto, gli studenti saranno in grado di continuare a elaborare le informazioni e ricordarle meglio per poi riutilizzarle in pratica in un prossimo futuro.

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